Archivio giornaliero 10 febbraio 2013
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Pollo alla birra
Di Chez Claudia.
10 febbraio 2013 In diretta dal frigo
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Sguardo d’insieme…..
- due coscette di pollo,
- una lattina di birra
- un arancio
- insalata riccia
wowww “pollo alla birra” mi rievoca i tempi dell’università…. Della serie “minima spesa massimo rendimento”
Pollo alla birra
In una padella antiaderente mettere un filo d’olio, scaldare un po’ e aggiungere il pollo a pezzi, salare e farlo cuocere a fiamma vivace girandolo spesso perché la pelle si abbrustolisca un po’.
Aggiungere un po’ di birra e abbassare leggermente la fiamma. Io la verso un po’ alla volta e la aggiungo man mano che si è consumata e con l’occasione rigiro il pollo.
N.B:Non deve restare una brodaglia di birra alla fine, ma deve evaporare e lasciare un sughino ristretto … se questo non succede forse la fiamma è troppo bassa.
Perché il pollo cuocia per bene ci vorranno almeno 20-30 minuti.
Oggi, visto che gli ingredienti ci sono, l’accompagno a un insalata riccia e spicchi d’arancio pelati a vivo e condita con sale e olio evo.
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Ciambelline fritte
Di Chez Claudia.
10 febbraio 2013 I sapori di una volta (Le ricette delle nonne)
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Unire la farina, lo zucchero, una presa di sale, il lievito, la vanillina e la scorza del limone grattugiata (ovviamente solo il giallo!!) e miscelare bene. Sbattere le uova e unirle al composto con il burro a fiocchetti.
Impastare velocemente sino ad ottenere un composto liscio.
Infarinare il piano di lavoro e stendere l’impasto con un matterello fino ad ottenere uno spessore di ca. mezzo centimetro. Coppare la pasta a cerchi di ca 5 cm di diametro e con un levatorsoli o un ditale ricopparli al centro per ottenere delle ciambelline. Io andavo di fretta e quindi ho solo creato dei cilindretti (come per fare gli gnocchi per capirci ) di ca mezzo centimetro di diametro li ho tagliati a pezzi di ca 10 cm e li ho uniti ai due estremi a formare le ciambelline.
Appena l’olio sarà caldo friggere le ciambelline, metterle poi su carta paglia a perdere l’olio in eccesso e poi spolverizzare con zucchero a velo.
La mia nonna usava il “cremor tartaro” anziché il lievito in bustina … se lo trovate vengono anche più buone…. o forse era più brava lei a farle?
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Coniglio “Chez Claudia”
Di Chez Claudia.
10 febbraio 2013 Coniglio, Il tema della settimana
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Questa ricetta mi è venuta per errore tanti anni fa, quando –appena sposata – ho voluto rifare il coniglio come lo faceva mia madre e –andando a memoria e ricordando i sapori più che gli ingredienti – ho fatto un mix involontario della ricetta del coniglio e di quella della salsa per la faraona.
Il risultato comunque è stato così buono, che ho continuato a cucinare il coniglio così.
Lavare il coniglio, asciugarlo e fiammeggiarlo nel caso ci sia qualche residuo di peluria.
Tritare finemente cipolla, carota e sedano (meglio abbondare, quindi se cucinate un coniglio intero aumentate un po’ le dosi delle verdure). In una padella mettete il trito con un po’ di olio evo e mezzo bicchiere d’acqua e fate asciugare a fiamma media (le verdure non devono friggere e tanto meno abbrustolirsi). Aggiungete altro olio, i pezzi di coniglio, pochissimo sale e cuocete a fiamma vivace girando spesso la carne per farla colorire (ca 5 minuti), aggiungete poi un po’ di vino bianco vino e continuate la cottura a fiamma moderata alternando brodo vegetale e vino ogni volta che il fondo di cottura di asciuga troppo.
Nel frattempo mettete nel mixer un po’ di capperi, la pasta di acciughe o un paio di acciughe sottolio e il fegato del coniglio. L’aspetto del composto frullato non sarà bello a vedersi, ma non preoccupatevi .
Quando il coniglio è abbastanza avanti di cottura (dopo almeno 20 minuti, ma questo dipende dal tipo di coniglio e da quanto grandi sono i pezzi) aggiungete la salsa, ancora un po’ di olio, mescolate e continuate la cottura girando spesso i pezzi di carne.
Assaggiate il fondo di cottura e solo a questo punto aggiustate di sale, perché sicuramente l’acciuga e i capperi avranno contribuito molto a insaporire il coniglio.
Io lo accompagno con della polenta, perché il sugo dato dalle verdure, i capperi, l’acciuga e il fegato ci sta proprio bene!!! … se invece preferite un contorno di insalate o verdure, poi non trascurate di fare la “scarpetta” con il pane!!!!! Quel sughino è troppo buono per lasciarlo nel piatto!!!
Ah dimenticavo! Se, come me, avete esagerato con il sugo non sottov aòutate l’idea di di usarlo per condire la pasta il giorno dopo!!
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Sugo ai carciofi
Di lori.
10 febbraio 2013 I sapori di una volta (Le ricette delle nonne)
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Ciao a tutti, qui a Genova si sente già la primavera. Le mimose sono fiorite e le camelie stanno per sbocciare.
Meno romanticamente i carciofi riempiono i banchi del mercato. E allora vai con un bel piatto di tagliatelle vegetariane alla ligure!
Cominci con una cipolla, uno spicchio di aglio e un po’ di prezzemolo, tutto tritato, erosoli piano, con un goccio di acqua per non bruciare tutto. Aggiungi al trito due filetti i di acciuga sotto sale ( sono facoltative, ma danno lo “zing” direbbe qualcuno di molto famoso) aggiungi tre o quattro carciofi tagliati a fettine sottili e cuoci a fuoco lento.
Dopo un po’ aggiungi un cucchiaio di farina sciolta in poca acqua. Quando il sugo e quasi pronto, metti mezzo bicchiere di vino bianco e una bella noce di burro.
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Farfalle rosate
Di lori.
10 febbraio 2013 Mangia!!! (L’angolo dei bambini)
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Capita a volte che a cena , quando ci sono grandi e piccini, questi ultimi non gradiscano i piatti che preparo per gli altri. Allora un modo veloce per condire la loro porzione di pasta e’questo. Se hai nel frigo un avanzo di sugo semplice di pomodoro già fatto, lo metti nel pentolino, aggiungi un bel po’ di panna (fresca e’ meglio ) un pizzico di origano, correggi di sale e scaldi senza far bollire. Viene benissimo anche con il concentrato in tubetto. Sulle farfalline colorate alla zucca o sugli gnocchetti tricolori e’ una festa anche per gli occhi.Continua a leggere