Archivio mensile ottobre 2015

Gnocco fritto

Di Carlotta Conti.

29 ottobre 2015 Fritto  Nessun commento

Gnocco fritto

Ecco la ricetta del mio “gnocco fritto”…. provare per credere!!!!!

In una ciotola fare sciogliere in 30 ml. di acqua tiepida il lievito di birra con lo zucchero e 2 cucchiai di farina, creando un impasto molto soffice. Coprire la ciotola con pellicola e metterla a lievitare in forno preriscaldato per pochi minuti a 30° per circa 30 minuti.

Togliere lo strutto dal frigo e in una spianatoia preparare la farina rimanente a fontana con lo strutto e il sale. Trascorsa la mezz’ora, togliere il lievitino dalla ciotola, unirlo alla farina e impastare il tutto aggiungendo un bicchiere d’acqua tiepida.

Dopo aver lavorato l’impasto, rimettetelo nella ciotola e rimettete la pellicola nel forno preriscaldato come in precedenza, e lasciate lievitare per almeno 4 ore dopo aver fatto il classico taglio a croce.

Trascorso il tempo, tirate con il matterello o la macchinetta l’impasto fino a raggiungere uno spessore di circa 3 mm., tagliatelo a rombi e friggeteli in olio ben caldo, se non si gonfiano significa che la temperatura non è appropriata, non è abbastanza caldo.

Tagliateli a meta e farciteli con affettati o formaggi molli.

 

 

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Gnocchi di patate con curcuma, salvia e pancetta croccante

Di Chez Claudia.

18 ottobre 2015 In diretta dal frigo  Nessun commento

Gnocchi di patate con  burro, salvia,curcuma e pancetta

Come sempre quando il frigo e la dispensa sono ai minimi termini, entra in gioco la fantasia e la capicità di fare di necessità virtù….

Così ieri sera davanti a tre patate e qualche fettina di pancetta dolce (farina, burro,salvia e spezie non mancano mai…) è scattat la oglia di gnocchi… magari conditi in modo un po’ diverso.

La procedura per gli gnocchi è quella di sempre: lessare le patate, sbucciarle, schiacciarle e lasciarle raffreddare un po’. Se le patate sono troppe calde quando si impastano prendono troppa farina.

Una volta che le patate sono tiepide aggiungere la farina, un pizzico di sale e un uovo e impastare fino ad ottenere un composto liscio e compatto, ma abbastanza morbido.  Poi prendere un paio di cucchiaiate di impasto alla volta e formare  cdei filoncini di un paio di centimetri di diametro rotolandoli su un piano infarinato con i palmi delle mani.  Tagliarli a tocchetti possibilmente di uguale misura e passarli ad uno ad uno sui rebbi di una forchetta o sul retro di una grattugia infarinata per dare quella rugosità che aiuterà lo gnocco a prendere meglio il condimento. Nulla ieta anche di lasciarli così come sono o di farne delle palline rotolandoli  delicatamentetra i palmi delle mani.

Portare a bollore abbondante acqua salata, tuffare gli gnocchi e raccoglierli con un ragno o un mestolo bucato appena verranno a galla.

Nel frattempo tagliare la pancetta a triscioline e metterla sulla placca del forno rivestita di carta oleata o di carta forno, accendere il grill e portare la temperatura a 160°, appena la pancetta sarà leggermente abbrustolita e croccante trasferirla su della carta assorbenete per far perdere l’eccesso di grasso.

In una padella antiaderente calda mettere un po’ di curcuma, lasciarla tostare (non bruciare!!) a fuoco medio per un minuto al massimo, aggiungere un cucchiaio d’acqua, le foglie di salvia e abbandonate burro e mescolare con una spatola o un cucchiaio di legno. Appena saranno cotti aggiungere gli gnocchi e farli lucidare nel burro qualche minuto.

Trasferire nei piatti con un po’ di burro alla curcuma e salia , aggiungere una macinata di pepe nero e al centro un po’ di striscioline croccanti di pancetta.

Ci sta bene anche una spolveratina leggera di parmigiano.

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Cannoli al cioccolato

Di Chez Claudia.

13 ottobre 2015 Dolci e dolcezze  Nessun commento

Cannoli al cioccolato

In una bull capiente miscelare  setacciandoli tutti gli ingredienti in polvere, aggiungere poi lo strutto e l’uovo (lasciati preventivamente almeno 15-20 minuti a temperatura ambiente ) e iniziare a impastare a mano o con l’aiuto di una planetaria aggiungendo pian piano aceto e marsala miscelati.

Non è detto che si debbano versare interamente le dosi indicate, dipenderà dalla consistenza che prenderà la pasta e questo dipenderà sia dalla farina usata, che la clima…. Oggi, che è stata una giornata molto umida, ad esempio ho utilizzato solo ¾  delle dosi abituali di aceto e marsala..

Io preferisco fare a mano questa operazione proprio per poter valutare via via la consistenza dell’impasto che alla fine dovrà essere liscio, morbido ed elastico.

Una volta pronta la pasta per i cannoli andrà avvolta in pellicola alimentare  trasparente e fatta riposare in frigorifero per almeno un’ora.

Quando sarà il momento di tirare la pasta dei cannoli si potrà fare a mano con il mattarello o con la macchina per tirare la sfoglia, vanno bene entrambe, il risultato non cambia l’importante sarà ottenere una sfoglia sottile, ma non troppo…. Io uso la mia vecchissima macchinetta a manovella e mi fermo al 4° scatto  (ne ha 5 in tutto ) , che corrisponde a uno spessore di ca. 2 mm… sconsiglio di farla più sottile, io l’ho fatto una volta, ma poi i cannoli erano risultati troppo fragili e tendevano a rompersi nella fase di riempimento…

Una volta tirata la pasta ritagliare con una rotella liscia dei quadrati di circa 10 cm di lato. Siccome non tutti i cilindri da  cannoli sono uguali, il consiglio è di ritagliare un quadrato di pasta, adagiarvi sopra in diagonale  uno dei vostri cilindri e verificare che il cilindro sia un po’ lungo della pasta. Questo è importante perché se la pasta è più lunga, nel friggere potrebbe ripiegarsi all’interno del cilindro e a quel punto non lo sfilerete più, se non rompendo il cannolo….

Una volta presa la misura tagliare i quadrati di pasta , e avvolgerli attorno ai cilindri (sempre mettendo il cilindro in diagonale) e sovrappondendo i due lembi esterni. Se spennellerete queste estremità con un po’ di albume, sarete certi che i cannoli  non si apriranno durante la cottura.

Per friggere è consigliabile usare  una pentola a bordi alti non troppo grande perché è meglio friggere i cannoli  2, massimo 3 alla volta e l’olio  dovrà coprirli abbondantemente, quindi con una pentola dimensionata risparmierete olio . La temperatura ideale dell’olio per friggere i cannoli è di ca. 180°, ma se non si ha un termometro per  misurarla va sempre bene la “prova spiedino”, vale a dire se immergendo la punta di uno spiedino di legno nell’olio di formano subito delle bollicine l’olio è a temperatura!

Friggere i cannoli immergendoli nell’olio a temperatura e togliendoli dopo un minuto o due (la pasta cuoce molto velocemente) con l’aiuto di una pinza, metterli a perdere l’olio in eccesso su della carta assorbente per frittura e assolutamente non toccarli fino a quando i cilindri non saranno freddi. Solo a quel punto sfilarli con delicatezza e metterli da parte . Riempirli solo al momento di servirli altrimenti perderanno la friabilità che è la loro caratteristica più apprezzabile.

Una volta riempiti i cannoli si possono spolverizzare con zucchero a velo, si presenteranno sicuramente meglio, ma io non lo faccio, perché mi sembrano già abbastanza dolci così, ma ognuno ha i propri gusti…

Il ripieno : mettere la ricotta di pecora in un colino a maglie strette, con sotto la ciotola profonda,  coprire con della pellicola per alimenti e lasciare in frigo almeno un’ora o due (io la lascio una notte intera) a perdere il siero. Una volta trascorso il tempo necessario mettere il colino con la ricotta su una ciotola profonda pulita e con l’aiuto di una spatola di silicone o il dorso di un cucchiaio setacciarla. Aggiungere poi lo zucchero e amalgamare con cura, unire le scaglie o gocce di cioccolato nella quantità che più vi aggrada e rimescolare delicatamente. Mettere la crema in una tasca da pasticcere e riempire i cannoli solo al momento di servire.

Ovviamente questa è la mia  versione dei cannoli al cioccolato, ma ognuno può farcirli come più gradisce…. Con canditi ad esempio  anziché con il cioccolato e sicuramente  è un classico immergere le due estremità nella granella di pistacchi o di nocciole, io preferisco farlo quando li riempo  solo con la ricotta

 

 

 

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