I sapori di una volta (Le ricette delle nonne)
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Pesche ripiene
Di Chez Claudia.
20 luglio 2013 I sapori di una volta (Le ricette delle nonne)
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Questa ricetta mi ricorda davvero l’infanzia, la faceva mia nonna, e devo ammettere che allora ero molto dibattuta… odiavo le pesche cotte, ma adoravo il ripieno… da adulta invece trovo che ci sia molta armonia tra i due elementi…. provatela !!
Tagliare le pesche a metà senza pelarle, togliere il nocciolo, scavare un po’ di polpa al centro e metterla in una ciotola.
In una padella antiaderente mettere le pesche, cospargerlecon un po’ di zucchero semolato, un po’ di vino bianco, un goccio d’acqua e cuocerle coperte cper qualche minuto. I tempi di cottura variano a seconda del grado di maturazione delle pesche, comunque non devono cuocere completamente, perché poi andranno anche passate in forno. Se si asciugano troppo aggiungere di tanto in tanto un po’ di acqua
Nel frattempo si sbatte il tuorlo dell’uovo con lo zucchero, aggiungendo poi il cacao, la polpa delle pesche e amaretti pestati fino a quando la consistenza sarà bella soda.
Mettere le pesche con il sugo in una pirofila e riempire l’incavo centrale con il ripieno, se fossero troppo asciutte aggiungere una spruzazta di vino bianco. Cuocere in forno ventilato a 180° per ca. 10 minuti.
Servire a temperatura ambiente.
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Tortellona di Borgo a Buggiano
Di letizia.
23 febbraio 2013 I sapori di una volta (Le ricette delle nonne)
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Fare un battuto di cipolla e farla cuocere con olio di oliva per circa 1 ora. Aggiungere la carne macinata, appena è rosolata bagnare con mezzo bicchiere di vino rosso a fuoco alto, quando il vino si è ritirato abbassare la fiamma e far cuocere per circa 2 ore insieme alla carota e al sedano interi.
Via via che si asciuga,i ammorbidire con acqua calda. La carota alla fine viene schiacciata con la forchetta e resta nel sugo, il sedano si butta via.
La salsiccia viene cotta a parte, bollita per un’ora in acqua in modo da farla sgrassare bene. Quando è cotta tritarla e aggiungerla al macinato in modo che continuino a cuocere insieme.
I fegatini insieme al cuore cuociono alla svelta, una ventina di minuti. Una volta cotti, per la metà vengono tritati finemente e poi aggiunti al sugo, l’altra metà deve essere tritata più grossolanamente in modo che si vedano nel sugo e si sentano i pezzettini in bocca. All’ultimo aggiungere la salsa di pomodoro, l’ultimo quarto d’ora, io ho usato la Mutti, d’estate adopero quella fatta in casa fresca. All’ultimissimo un pezzettino di burro.
Bietola: bollire 2 mazzetti. Una volta cotti togliere i gambi e tritare finemente la verdura che viene aggiunta grosso modo dopo aver messo il pomodoro, gli ultimi dieci minuti. La verdura deve ingentilire il ragù non ucciderlo.
Pasta: la pasta deve essere lunga e ondulata da uno o sui due lati, una volta la faceva la Maltagliati, poi l’ho comprata De Cecco (vedi sul sito specifico le Tripoline tra le specialità “Pasta di semola”), l’ultima soluzione che hai assaggiato tu – la pasta Zucconi di Montecatini – mi sembra la migliore.
Il sugo deve essere abbondante e non troppo asciutto, si condisce la pasta e poi se ne mette una discreta quantità sopra. Lasciare riposare 5 minuti prima di servire.
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Bugie, crostoli, frappe….. di carnevale
Di lori.
13 febbraio 2013 I sapori di una volta (Le ricette delle nonne)
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Ecco qualcosa che , chissà perché, si fa solo in periodo carnevalesco. Ora si trovano dal fornaio o nei supermarket, ma , con la scusa che le fanno al forno, io le trovo troppo unte . Utilizzo la ricetta antica della nonna bis, che a mio avviso le rende leggere e digeribilissime.
Fare l’impasto piuttosto sodo, lavorarlo molto e lasciarlo riposare circa mezz’ora. Poi tirarlo sottilissimo, col matterello o meglio con la macchina per la pasta. Tagliarlo con la rotella a losanghe, e fate un piccolo taglio al centro.
Nel frattempo avrete preparato un pentolino piccolo con olio di arachide abbondante. Quando sarà ben caldo, immergete le vostre bugie poco per volta, perché cuociono velocissime. Nel farlo, ripiegatele, incrociatele, affinché prendano forme diverse.
Sistematele nel piatto, (ne vengono davvero tante) e spolverizzate le con zucchero a velo.
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Ciambelline fritte
Di Chez Claudia.
10 febbraio 2013 I sapori di una volta (Le ricette delle nonne)
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Unire la farina, lo zucchero, una presa di sale, il lievito, la vanillina e la scorza del limone grattugiata (ovviamente solo il giallo!!) e miscelare bene. Sbattere le uova e unirle al composto con il burro a fiocchetti.
Impastare velocemente sino ad ottenere un composto liscio.
Infarinare il piano di lavoro e stendere l’impasto con un matterello fino ad ottenere uno spessore di ca. mezzo centimetro. Coppare la pasta a cerchi di ca 5 cm di diametro e con un levatorsoli o un ditale ricopparli al centro per ottenere delle ciambelline. Io andavo di fretta e quindi ho solo creato dei cilindretti (come per fare gli gnocchi per capirci ) di ca mezzo centimetro di diametro li ho tagliati a pezzi di ca 10 cm e li ho uniti ai due estremi a formare le ciambelline.
Appena l’olio sarà caldo friggere le ciambelline, metterle poi su carta paglia a perdere l’olio in eccesso e poi spolverizzare con zucchero a velo.
La mia nonna usava il “cremor tartaro” anziché il lievito in bustina … se lo trovate vengono anche più buone…. o forse era più brava lei a farle?
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Sugo ai carciofi
Di lori.
10 febbraio 2013 I sapori di una volta (Le ricette delle nonne)
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Ciao a tutti, qui a Genova si sente già la primavera. Le mimose sono fiorite e le camelie stanno per sbocciare.
Meno romanticamente i carciofi riempiono i banchi del mercato. E allora vai con un bel piatto di tagliatelle vegetariane alla ligure!
Cominci con una cipolla, uno spicchio di aglio e un po’ di prezzemolo, tutto tritato, erosoli piano, con un goccio di acqua per non bruciare tutto. Aggiungi al trito due filetti i di acciuga sotto sale ( sono facoltative, ma danno lo “zing” direbbe qualcuno di molto famoso) aggiungi tre o quattro carciofi tagliati a fettine sottili e cuoci a fuoco lento.
Dopo un po’ aggiungi un cucchiaio di farina sciolta in poca acqua. Quando il sugo e quasi pronto, metti mezzo bicchiere di vino bianco e una bella noce di burro.
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