Dolci e dolcezze
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Monte Bianco
Di lori.
24 novembre 2013 Dolci e dolcezze
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Come tutti gli anni per il compleanno di Sonia, ho fatto questo dolce, che ormai se lo aspettano tutti.
Io lo preparo così : uso le castagne secche, 1 chilo, che metto a bagno la sera prima del giorno prima. Si perché quando sono pronte, le metto a bollire finché sono tenere. Le scolo, le rimetto in pentola coprendole di latte, e con una stecca di vaniglia. Ricuocio di nuovo , ancora fino a quando il latte e’ quasi tutto assorbito. Sgocciolo comunque e passo le castagne al passaverdura, con i buchi fini. Peso il composto e aggiungo la metà del peso di zucchero. Rimetto ancora una volta sul fuoco e cuocio rimestando fino a quando il composto si stacca dalla pentola. Siccome è il giorno prima, metto tutto in frigo ben coperto.
Al momento di servire questo dolce divino, riprendo il passaverdura , ci metto questa volta i buchi larghi e , tenendolo sospeso, lascio cadere il composto sul piatto di portata, ed ecco che si crea il monte. Lascio cadere fiocchi di panna montata , che io di solito compro dalla miglior gelateria che conosco, ( naturalmente si può montare anche in casa, ma deve essere soffice, soffice). Poi ancora una pioggia di cannella e un giro intorno di marron glacé , anche a pezzetti.
Una volta ci ho messo anche le violette candite. Una lussuria, una poesia .
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Clafoutis di pesche
Di Chez Claudia.
26 agosto 2013 Dolci e dolcezze
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Se vi piacciono i dolci morbidi alla frutta dovete proprio provarlo, oltretutto ha una preparazione semplice e veloce.
Di solito lo faccio con le ciliegie, ma essendo passata la stagione ho voluto provare con le pesche ed é proprio delizioso.
In una terrina sbattere le uova con lo zucchero e un pizzico di sale; io uso la frusta elettrica per velocizzare l’operazione, l’importante é che ne risulti un composto chiaro e spumoso (più o meno deve raddoppiare di volume per essere ok).
Poi con delicatezza unire una bustina di vanillina e la farina usando un leccapentole o un mestolo di legno. Quando la pastella é ben amalgamata aggiungere il latte avendo cura di versarlo lentamente e di rimestare per farlo ben assorbire; alla fine unire il brandy.
Imburrare una pirofila bassa di ca. 26 cm di diametro e spolverizzare con zucchero a velo; poi sbucciare le pesche a fette alte ca 2-3 cm e disporle a raggiera, ricoprire il tutto con la pastella e cuocere in forno già caldo (180°) per ca 40 minuti.
Lasciare intiepidire nel forno e una volta sfornato spolverizzare con zucchero a velo.
Servito tiepido dà il suo massimo.
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Vov
Di Chez Claudia.
1 agosto 2013 Dolci e dolcezze
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Un liquore fatto in casa con le uova tipico delle mie parti , infatti “vov” sta per “vovi” cioè “uova” in dialetto veneto.
Questa ricetta é della mia amica Marianne, quindi più tedesca che veneta, ma il risultato é ancora più goloso.
In una pentola unire la panna a metà dello zucchero, aggiungere la cannella e la vanillina e portare a bollore mescolando sino a quando lo zucchero sarà ben sciolto. Poi spegnere e lasciare raffreddare.
Sbattere i tuorli con l’altra metà dello zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e assolutamente non granuloso ( lo zucchero dovrà sciogliersi completamente).
Filtrare la panna e unirla alle uova montate amalgamando bene, aggiungere poi il marsala e l’alcool.
Porre il contenitore sopra una pentola a bagnomaria continuando a mescolare bene per almeno 5 minuti, facendo però molta attenzione che l’acqua non bolla assolutamente. perchè le uova NON devono cuocere,
Questa fase non è indispensabile, io preferisco farla perché aiuta a sciogliere qualche residuo di zucchero.
A questo punto si lascia riposare il composto almeno un’ora, si schiuma – se necessario- e poi si imbottiglia.
Mettere la bottiglia in frigorifero e dimenticarsela almeno per 5-6 giorni.
Dopo potrete assaggiarla, ma ricordatevi sempre di toglierla un po’ prima dal frigorifero e scuotere bene la bottiglia prima di versare il vov nei bicchieri.
Essendo fatto con la panna anziché con il latte questo vov é particolarmente denso e cremoso, quindi qualche volta anche un cucchiaino aiuta a non lasciarne neanche una goccia sul fondo del bicchiere….;-)
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Crostatine al limone
Di Chez Claudia.
14 luglio 2013 Dolci e dolcezze
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La mia amica Anna Elisabeth mi ha insegnato ieri a fare il lemon curd, una crema base inglese al limone per farcire, quindi non ho resistito a provare ad utilizzarla… ecco il risultato!
Fare una frolla o utilizzare quella già pronta e foderare degli stampini monoporzione o una pirofila da crostate, riempire con fagioli secchi avendo cura di mettere sotto della carta forno (per evitare che nel cuocere si alzi troppo) e infornare a 180° per ca. 20 minuti e comunque fino a quando il guscio risulta dorato. Poi sfornare e lasciar raffreddare.
Preparare il lemon curd versando in una casseruola d’acciaio zucchero, burro, succo e scorza grattugiata dei limoni e far cuocere , rigirando il composto con una frusta o un mestolo di legno fino a quando lo zucchero sarà completamente sciolto.
Sbattere le uova con una forchetta, versarle nella casseruola con lo sciroppo di limone e sbattere con energia con una frusta per far amalgamare bene il tutto. Mantenere la fiamma media e continuare a rimestare fino a quando la crema si sarà addensata, poi lasciare raffreddare.
Questa é una procedura veloce, c’é chi cuoce il tutto a bagnomaria e/o sbatte le uova con lo zucchero, ma il risultato é esattamente lo stesso, quindi tanto vale facilitarsi la vita…….. :-)
Il lemon curd ha un sapore molto concentrato, quindi é consigliabile diluirlo con della crema pasticcera oppure – come ho fatto io in questo caso – con dello yogurth greco e della panna montata senza zucchero.
Le dosi sono molto soggettive, dipende dai gusti… con le dosi riportate io ho fatto 7 crostatine monoporzione , ma in alternativa sarebbero andate bene per una crostata unica di ca 26 cm di diametro, ma ripeto : la quantità di lemon curd, panna e yogurt dovrete deciderle voi , secondo i vostri gusti. Se comunque non utilizzate tutto il lemon curd potete metterlo in un barattolo (ovviamente prima di averlo unito ad altri ingredienti) e conservarlo in frigo per ca. una settimana.
Riempire i gusci delle crostatine – una volta raffreddate – con la crema ottenuta unendo il lemon curd, la panna e lo yogurth.
Nel frattempo tagliare julienne un po’ di scorza di limone, farla caramellare con lo zucchero in una padella antiaderente e mettere le scorzette a raffreddare su un foglio di carta forno. Una volta fredde decorate le crostatine, spolverizzare con zucchero a velo e…. buon appetito!!!
Se non consumate subito le crostatine metterle in frigo coperte con della pellicola trasparente ( la crema raffreddata secondo me é ancora più buona)… ma é sempre una crema…. quindi meglio non conservarla oltre le 24 ore.
Se preferite candire anzichè caramellare le scorzette di limone: mettere le scorze tagliate a striscioline e private del bianco in una padella antiaderente, coprirle d’acqua e portare a bollore con fuoco vivace; dopo 2-3 minuti da quando l’acqua ha iniziato a bollire scolare le scorzette e ripetere la stessa operazione per altre due volte.
Pesare le scorzette lessate e aggiungere pari peso di acqua e zucchero semolato; rimettere la padella sul fuoco con tutti gli ingredienti e lasciar cuocere fino a che l’acqua non sarà completamente evaporata. Mettere le scorzette ad asciugare su un foglio di carta oleata o di carta forno avendo l’avvertenza di staccarle una dall’altra. Una volta asciutte rotolarle nello zucchero semolato.
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Zuppa di ciliegie
Di Chez Claudia.
26 giugno 2013 Dolci e dolcezze
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Lavare e snocciolate le ciliegie con l’apposito attrezzo per mantenerle il più possibile intere e spruzzarle con il succo di limone.
In una pentola d’acciaio capiente versare il vino, l’acqua, lo zucchero, ca. 6 cm di una stecca di cannella, un chiodo di garogano, la scorza di un limone non trattato, la vaniglia, portare a bollore e aggiungere le ciliegie..
Farle cuocere per circa 15 minuti e comunque fino a quando saranno tenere, ma non esagerare, le ciliegie devono rimanere belle intere.A questo punto scolarle dallo sciroppo e tenerle da parte.
A fuoco medio far addensare lo sciroppo fino a raggiungere la densità desiderata: attenzione a non esagerare, non deve essere troppo denso.
Poi lasciarlo intiepidire, filtrarlo e versarlo sulle ciliegie.
Lasciare raffreddare il tutto a temperatura ambiente, poi mettere il contenitore in frigorifero per alcune ore prima di servire.
La zuppa si può gustare fredda al naturale oppure con panna montata o yogurt bianco o gelato (meglio se al fiordilatte o allo yogurt o alla crema).
Io ne faccio sempre quantità industriali, perché si conserva in frigorifero anche per 15 giorni, basta avere l’accortezza di mettere le ciliegie in un contenitore ermetico di vetro ricoperte dallo sciroppo.