Fritto

Gnocco fritto

Di Carlotta Conti.

29 ottobre 2015 Fritto  Nessun commento

Gnocco fritto

Ecco la ricetta del mio “gnocco fritto”…. provare per credere!!!!!

In una ciotola fare sciogliere in 30 ml. di acqua tiepida il lievito di birra con lo zucchero e 2 cucchiai di farina, creando un impasto molto soffice. Coprire la ciotola con pellicola e metterla a lievitare in forno preriscaldato per pochi minuti a 30° per circa 30 minuti.

Togliere lo strutto dal frigo e in una spianatoia preparare la farina rimanente a fontana con lo strutto e il sale. Trascorsa la mezz’ora, togliere il lievitino dalla ciotola, unirlo alla farina e impastare il tutto aggiungendo un bicchiere d’acqua tiepida.

Dopo aver lavorato l’impasto, rimettetelo nella ciotola e rimettete la pellicola nel forno preriscaldato come in precedenza, e lasciate lievitare per almeno 4 ore dopo aver fatto il classico taglio a croce.

Trascorso il tempo, tirate con il matterello o la macchinetta l’impasto fino a raggiungere uno spessore di circa 3 mm., tagliatelo a rombi e friggeteli in olio ben caldo, se non si gonfiano significa che la temperatura non è appropriata, non è abbastanza caldo.

Tagliateli a meta e farciteli con affettati o formaggi molli.

 

 

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Tortellacci di lenticchie fritti del Panda

Di Chez Claudia.

26 marzo 2013 Fritto  Nessun commento

tortellacci di lenticchie fritti

Questa ricetta non la facevo dal ’94, anno in cui per un grave problema di salute dovevo mangiare molti legumi, lenticchie in particolare… però era agosto e di zuppa di lenticchie proprio non ne avevo voglia…

Allora il Panda, un caro amico, mi aveva suggerito questo utilizzo insolito delle lenticchie, che mi aveva stuzzicato l’appetito e risolto il problema :-)

Ora ho rivisitato la vecchia ricetta e ve la consiglio anche come finger-food.

Tritare carota,sedano e cipolla e metterli a cuocere per ca. 10 minuti con olio evo, una foglia di alloro, sale e pepe e  mezzo bicchiere d’acqua.

In tanto lessate le lenticchie in acqua salata (io uso quelle che non hanno necessità di ammollo) per ca. 25 minuti (dipende dal tipo di lenticchia).

Appena le lenticchie saranno lessate, scolarle e aggiungerle alle verdure continuando la cottura per altri 10 minuti (se necessario aggiungendo un po’ d’acqua) con un pizzico  di paprika dolce e uno di curcuma e poi lasciare raffreddare.

Fare la pasta con la farina, 1 uovo intero+1 tuorlo e un pizzico di sale mettere l’impasto a riposare coperto da un panno in frigorifero.

Intanto in un mixer mettere i pomodori secchi sottolio, un po’ di triplo concentrato di pomodoro sciolto precedentemente in un pentolino con dell’olio evo, peperoncino piccante, una spruzzata di tabasco e un po’ di olio evo.

Mixare e assaggiare (la salsa deve risultare fluida e piccante.

Stendere la pasta in una sfoglia sottile e fare dei tortelloni triangolari piuttosto grandi usando le lenticchie per la farcia.

Mettere a scaldare abbondante olio di semi di arachide in un pentolino a bordi alti e una volta arrivato a temperatura friggere i tortellacci (pochi alla volta!!) fino a doratura e metterli a perdere l’olio in eccesso su carta paglia prendendoli con una pinza per non romperli.

Servirli accompagnati dalla salsa di pomodoro piccante in una ciotolina a parte.

E’ importante non condirli prima di servirli, anche se la salsa piccante deve assolutamente accompagnarli,   perché perderebbero la croccantezza.

Con questa ricetta ho vinto il secondo premio  del concorso

“FRITTI D’AUTORE” indetto da Foxy e Gambero Rosso

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Fiori e foglie fritte

Di Chez Claudia.

21 marzo 2013 Fritto  Nessun commento

fiori e foglie fritte

Niente di nuovo sotto al sole…. tutti le sanno fare,  io vi  suggerisco solo alcune verdure diverse da affiancare alle tradizionali.

Preparare la pastella unendo la farina di riso e quella 00, aggiungere l’uovo e malgamare bene il composto, diluire con acqua minerale gassata freddissima  e riporre il composto in frigorifero. Riguardo al sale ci sono due scuole di pensiero c’è chi lo mette e chi no, io ne metto pochissimo.

Sbollentare per qualche minuto in acqua leggermente salata alcune foglie di cavolo nero, preferibilmente quelle interne più piccolec che non hanno la costola centrale troppo grossa. Scolarle, lasciarle raffreddare e asciugarle molto bene.

Prendete alcune foglie di borragine abbastanza grandi, disponete al centro un pezzetto di mozzarella vaccina asciugata dal siero in eccesso, e sopra mezzo filetto di alice sottolio o uno intero se è piccolo. Sovrapporre un’altra foglia di borragine e chiudere ai lati con due stuzzicadenti.

Tagliare il radicchio di Treviso tardivo a spicchi non troppo spessi (da uno spadone medio se ne ricavano circa otto o sei ), io scelgo quello medio.

Con il  finocchio selvatico formare dei mazzetti con 4-5 steli (ovviamente se sono piccoli).

Ai fiori di zucca togliere il pistillo centrale -c’é chi lo lascia..a me non piace, ma è questione di gusti- anche il friggerli interi lascinado un pezzetto di gambo o toglierlo ed aprirli é questione di gusti. Io li lascio interi solo se li farcisco, altrimenti preferisco privilegiare la croccantezza e quindi aprirli.

Per la salvia basta staccare le foglie dallo  stelo centrale, scegliendo le più grandi.

Mettere a scaldare abbondante olio di seni di arachide e intanto immergere via via le verdure nella pastella. Appena l’olio é a temperatura iniziare a friggere, avendo cura di non mettere troppi pezzi contemporaneamente per evitare che si appiccichino l’uno all’altro. Per girare le verdure  e metterle sulla carta paglia a perdere l’olio in eccesso consiglio di usare una pinza, é più comoda e soprattutto non buca la pastella.

Fare particolare attenzione a impastellare molto bene la borragine in modo che si sigillino bene i bordi e non esca la mozzarella. Il consiglio è di friggerli per ultimi così arriveranno in tavola con la mozzarella bella filante.

Una bella spolverata di sale e buon appetito!!!

 

 

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Nidi di gambero

Di Chez Claudia.

9 marzo 2013 Fritto  Nessun commento

nidi di gamberi

Sgusciare le code di gambero e togliere il filo nero dell’intestino, sciacquarli velocemente in acqua fresca e asciugarli molto bene.

Tagliare a julienne molto sottile un po’ di cipolla, sedano e carota.

Disporre un ciuffo di tagliolini su un tagliere cercando di stenderli e affiancarli senza spezzarli per una larghezza pari  alla lunghezza del gambero. Appoggiare a due-3 cm dalla base  dei tagliolini un paio di pezzetti di carota, cipolla e sedano e sopra il gambero con un pochissimo sale. Arrotolare i tagliolini sul gambero fino a formare una specie di rotolino.

Mettere a scaldare  abbondante olio di semi di arachide in un pentolino a bordi alti e appena sarà a temperatura friggere i nididi gambero (pochi alla  volta) girandoli delicatamente con una pinza e facendo attenzione a non spezzare la pasta.

Appena saranno dorati metterli sulla carta paglia a perdere l’eccesso di olio.

Salare prima di servire come con qualsiasi fritto.

Io li accompagno a foglie di cavolo nero, fiori di zucca e radicchio di Treviso fritti in pastella o con un’insalatina verde magari con un po’ di rucola o di cicorino per dare una nota amara, che contrasti con il dolce dei gamberi.

Con questa ricetta partecipo al concorso

“FRITTI D’AUTORE”

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Tortelloni dolci fritti con fichi e non solo

Di Chez Claudia.

6 marzo 2013 FrittoIl tema della settimana  2 commenti

tortelloni dolci fritti ai fichi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(in attesa di inserire il link nella pagina  dei contest vi segnalo questo contest a cui partecipo con questa ricetta)

Preparare l’impasto con l’uovo, la farina e un pizzico di sale (come per fare le tagliatelle) e farla riposare in frigo per almeno mezz’ora.

Intanto preparare il ripieno: tostare mandorle e pinoli e tritarli grossolanamente (si devono sentire bene), tagliare i fichi a tocchetti  e mischiare il tutto alla ricotta. Il composto deve risultare sodo e quindi, se la ricotta é troppo morbida, aggiungere ancora fichi e mandorle e pinoli.

Tirare la pasta non troppo sottile, io la tiro con la macchinetta e mi fermo al penultimo scatto.

 

tortelloni dolci lavorazione

Con un coppapasta fare dei dischi di almeno 6-7 cm di diametro, mettere una pallina di farcia al centro, inumidire i bordi con l’acqua e sovrapporre un altro dischetto di pasta, premendo bene i bordi per evitare, che possa uscire il ripieno durante la cottura.

Con queste dosi vengono circa 20 tortelli.

Scaldare abbondante olio di semi di arachide in un pentolino a bordi alti e appena arriva a temperatura friggete i tortelli (pochi alla volta!), girarli con l’aiuto di una pinza e appena sono leggermente dorati e metterli a perdere l’olio in eccesso su carta paglia.

Appena sono raffreddati spennellarli leggermente con miele di castagno e spolverizzarli con zucchero a velo.

 

Buon appetito e… non abbuffatevi troppo…!!! Col fatto che non sono molto dolci, non stuccano e sono peggio delle ciliegie…. uno tira l’altro!!!

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