Torte salate, sformati, soufflè
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Quiche di asparagi e zucchini
Di Chez Claudia.
7 aprile 2014 Torte salate, sformati, soufflè
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Lavare e pulire gli zucchini, tagliarli a tocchetti e metterli in una padella antiaderente con un po’ diolio evo e uno spicchio d’aglio, spelato e schiacciato, salare e far cuocere a fiamma mescolando di tanto in tanto, fino a che si saranno rosolati to glierli dal fuoco un po’ croccanti, prima che siano cotti completamente. Metterli su un foglio di carta paglia a perdere l’olio in eccesso.
Pelare gli aspagi togliere la parte dura finale e tagliarli a tocchetti lunghi ca 5 cm, tenere da parte le punte e cuocere il resto in acqua bollente poco salata per ca 4 minuti, aggiungere le punte e continuare la cottura per altri 2- 3 minuti. Scolare gli asparagi e tuffarli in ac acqua e ghiaccio o semplicemente in acqua motlo fredda (io che non ho mai il ghiaccio tengo sempre una o due bottiglie di acqua in frigorifero per averne sempre a disposizione quando cucino). Questo – come tutti sanno – serve per mantenere il colore degli asparagi di un bel verde brillante, oltre che per fermare la cottura.
In un mixer tritare l’emmenthal: In una ciotola sbattere le uova con un po’ di sale e poi unire la panna liquida un po’ alla volta sembre sbattendo il composto con una frusta.
Rivestire di pasta sfoglia una tortiera a sponde basse di 26 cm di diametro (per queste dosi) bucherellando in fondo con una forchetta. mettere sul fondo metà dell’emmenthal tritato, gli zucchini e gli asparagi (escluse le punte) , sopra mettere il resto dell’emmenthal, le punte degli asparagi e una manciata di parmigiano.coprire il tutto con il composto di uova e panna.
Portare il forno a 180 ° in funzione ventilata. In fornare la quiche e cuocere per circa 20-25 minuti. Se il forno è statico 200° per ca 30-35 min.
Lasciare riposare per 10 min nel forno con lo sportello socchiuso.
Servire tiepida.
La quiche è molto buona anche il giorno dopo, sia a temperatura ambiente che riscaldata leggermente in forno.
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Sformatini di carciofi
Di Chez Claudia.
7 aprile 2014 Torte salate, sformati, soufflè
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Pulire i carciofi tenendo solo la parte più centrale e tenera, tagliarli a spicchi sottili e metterli in acqua acidulata per evitare che anneriscano.
In una padella antiaderente mettere uno spicchio d’aglio spelato e schiacciato e un po’ di olio evo, scaldare senza far bruciare l’aglio e aggiungere i carciofi, salare e farli stufare aggiungendo di tanto il tanto un po’ d’acqua calda (per non fermare la cottura). Quando saranno ben cotti togliere l’aglio e scolarli dall’ eventuale fondo di cottura in eccesso (ma non dovrebbe esserci se li cuocerete bene) e passarli al mixer con la mentuccia e l’erba cipollina fino ad ottenere una specie di purea. Incorporare la ricotta, il parmigiano, una macinata di pepe nero, un filo d’olio evo. Assaggiare e aggiustare di sale.
I composto dovrà risultare morbido e omogeneo, ma assolutamente non troppo sodo e tanto meno liquido.
Ungere con olio evo degli stampini monoporzione in alluminio e riempirli a tre quarti con il composto.
Portare il forno a 190° in modalità ventilata e cuocere gli sformatini per ca. 10-15 minuti. Una volta cotti lasciarli riposare nel forno aperto per 5 minuti e servirli tiepidi.
L’utilizzo è vario: possono essere serviti come antipasto, in accompagnamento a un aperitivo o come contorno.
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Muffin di trevigiana
Di Chez Claudia.
29 marzo 2014 Torte salate, sformati, soufflè
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Pulire e lavare il radicchio, tagliarlo a pezzetti e metterlo in una padella antiaderente con un filo di olio evo, salare e cuocere a fiamma media coprendo la padella e mescolando di tanto in tanto.
Ci vorranno 4-5 minuti e quando sarà cotta metterla in un colino a scolare tutta l’acqua amara, che avrà prodotto cuocendo.
Frullare le uova e tutti gli ingredienti liquidi e poi aggiungere la farina autolievitante un po’ alla volta. Il composto dovrà risultare cremoso ma abbastanza sodo. Strizzare la trevigiana per far buttare altra acqua amara e poi aggiungerlo al composto mescolando delicatamente con un cucchiaio di legno per amalgamare il tutto.
Portare il forno a 180° in modalità ventilata e intanto mettere il composto negli appositi pirottini di carta o in stampini imburrati e infarinati avendo cura di riempirli solo a ¾ .
Infornarli e cuocere per 20-25 minuti.
Questi muffin salati io li consiglio come spuntini, si accompagnano bene con del prosciutto crudo dolce (San Daniele o di Parma) e/ bresaola. In caso di una merenda o un buffet rustico ne preparo di gusti diversi (salvia e rosmarino, cipolla di Tropea, rucola e robiola, olie ecc.I Il procedimento è sempre lo stesso, facendo attenzione solo a mettere un po’ meno latte se si aggiungono altri elementi morbidi come ad esempio la robiola.
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Sformatini di patate e ricotta salata
Di Chez Claudia.
28 marzo 2014 Torte salate, sformati, soufflè
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Questa ricetta l’avevo ideata per un concorso della Kenwood (come si può intuire dalla foto), ma purtroppo avevo visto male la data di scadenza e l’ho inviata tardi. … ve la passo e ,se la provate, fatemi sapere cosa ne pensate…
Lessare le patate e dopo averle sbucciate schiacciarle e amalgamarle al burro fino ad ottenere composto morbido e omogeneo. Tagliare a julienne un pezzo di porro lungo ca. 6 cm e farlo stufare in una padellina antiaderente con un filo di olio evo e un pizzico di sale, appena inizia a caramellizzare aggiungere un goccio di acqua per evitare che si bruciacchi.
Nel mixer tritare 100 gr di ricotta salata, poi aggiungere le patate schiacciate, tre quarti del porro e metà della panna liquida , mixare il tutto e assaggiare. A questo punto aggiustare di sale, aggiungere un pizzico di pepe e dosare il resto della panna perché il composto risulti molto cremoso, ma non liquido. Tutto dipende dal tipo di patate usate e quindi le dosi della panna sono variabili.
Ungere con un filo di olio evo dei pirottini monoporzione e riempirli a ¾ con il composto.
Portare il forno a 190° in modalità ventilata e cuocere gli sformatini per ca. 10-15 minuti (dipende dal forno). Far riposare gli sformatini qualche minuto in forno aperto e poi fuori dal forno.
Sformarli ancora abbastanza caldi, decorarli con qualche filo di porro, ricotta salata grattugiata e un filo di olio evo.
E’ un antipasto delicato, anche se saporito, che si adatta a menù sia di terra che di mare o anche semplicemente come accompagnamento all’aperitivo. Il consiglio è di gustarli tiepidi.