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Bonet piemontese
Di Chez Claudia.
8 febbraio 2014 Dolci e dolcezze
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A grande richiesta delle amiche che l’hanno assaggiato: ecco la ricetta del mio bonet, risultato di sperimentazioni e modifiche di ricette classiche.
In una bull/ciotola/terrina capiente montare le uova con lo zucchero a fino a ottenere una crema morbida e omogenea. Volendo si possono usare anche le fruste elettriche.
Con il mixer tritare molto finemente gli amaretti e unirli alla crema di uova con il cacao passato al setaccio (per evitare i grumi), il rum, il caffè (freddo mi raccomando!!!) e il latte a temperatura ambiente amalgamando il tutto con una frusta, ma molto dolcemente.
Il composto risulterà piuttosto liquido.
Accendere il forno e, mentre arriverà a 180° (modalità statica), preparare il caramello.
Mettere a sciogliere lo zucchero in un pentolino, senza mai mescolarlo, fino a che si scioglierà e diverrà di un bel colore bruno.
Una volta pronto versare il caramello negli stampini monodose o in uno stampo da plumcake facendolo aderire anche un po’ ai lati roteando gli/lo stampi/o.
Versare poi anche il composto del bonet e mettere gli stampini o lo stampo unico in una teglia da forno a bordi alti per cuocere il bonet a bagnomaria . L’acqua dovrà arrivare a circa due terzi dell’altezza del/i contenitore/i.
Infornare (dopo aver portato il forno a temperatura) e cuocere per ca. 35-40 minuti e comunque fino a che il composto inizierà a staccarsi ai lati.Il bonet va fatto raffreddare fuori dal forno e dal contenitore del bagnomaria.
Una volta freddo sformarlo avendo cura di far scendere bene il caramello e decorarlo con amaretti interi.
Se si deve conservare metterlo in frigorifero, ma ricordarsi di toglierlo almeno un’ ora prima di servirlo, perché va mangiato rigorosamente a temperatura ambiente.
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Ravioli di zucca
Di Chez Claudia.
10 novembre 2013 Ravioli
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L’autunno – anche se in ritardo sulla tabella di marcia – è arrivato, è tempo di cibi un po’ più calorici, ma che ti “coccolano” quando fuori piove o c’è un po’ di nebbia…
….è tempo di ravioli di zucca!
Io li preparo in una versione rivisitata rispetto a quelli che faceva la mia nonna, che metteva anche le castagne nell’impasto del ripieno….
Per la sfoglia fare riferimento alle altre ricette di ravioli nel sito, tenendo conto che il ripieno é abbastanza umido e quindi la sfoglia non deve essere troppo sottile.
Per il ripieno: io consiglio di usare una zucca intera, quindi quella mantovana con la scorza verde, che si trova anche di dimensioni contenute, perché così si può cuocere in forno. Il piatto comunque è di origini mantovane, quindi direi che é proprio quella giusta!
Mettere della carta forno sulla placca del forno già caldo (180-190°) e appoggiarvi la zucca intera. Il tempo di cottura ovviamente varia in base alle dimensioni della zucca, per una zucca di ca. 1200/1400 gr in genere bastano 30 minuti, comunque il segnale che la cottura è giusta è dato dalla buccia che da opaca diventa lucida. A quel punto basta provare a bucarla con uno spiedino di legno e , se entra agevolmente, la zucca é cotta.
Lasciarla intiepidire e poi sbucciarla e togliere i filamenti e i semi interni con un cucchiaio. Raccogliere la polpa – che sarà cremosa al punto giusto -in una ciotola capiente, salare, aggiungere il grana padano grattugiato, gli amaretti ridotti in polvere, la mostarda di pere passata al mixer e amalgamare bene tutti gli ingredienti. Deve risultare un composto cremoso, ma compatto quindi se fosse troppo lento aggiungere del grana padano.
Confezionare i ravioli e cuocerli in acqua bollente. Scolarli con una schiumarola e condirli rigorosamente esclusivamente con burro e grana padano. L’unica eccezione ammessa può essere usare il parmigiano anziché il grana padano, se non lo avete in casa, ma assolutamente nessun altro condimento!!
Attenzione: non è un tipo di raviolo che piace a tutti, perché tende al dolce.