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Capriolo a modo mio
Di Chez Claudia.
16 febbraio 2016 Capriolo, cinghiale e altra cacciagione
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Premetto che in linea di massima io non amo la cacciagione, quindi per poterla approcciare faccio sempre delle marinature molto lunghe e accurate per togliere il più possibile il gusto acuto di selvatico, che proprio non è nelle mie corde.
Il capriolo non lo avevo mai fatto, ma mi incuriosiva provare a cucinarlo, così quando Stefania mi ha regalato un bellissimo pezzo di coscia di capriolo non ho perso tempo e mi sono messa all’opera prendendo spunto da una ricetta che mi ha dato lei, ma rielaborandola un po’ secondo il mio gusto e devo dire che il risultato è stato un piatto veramente gustoso, ma delicato…. se vi incuriosisce ecco come fare
Per prima cosa sciacquare la carne, asciugarla bene e metterla in una ciotola di vetro o di ceramica con sedano, cipolla e uno spicchio d’aglio schiacciato, l’ho coperto con vino rosso , ho coperto con pellicola per alimenti e mettere in frigorifero a marinare per 6 ore.
Togliere il capriolo dalla marinatura (e buttarla via), asciugarlo bene con carta da cucina, tagliarlo a tocchettii emetterlo in un’altra ciotola di vetro con bacche di ginepro, pepe nero in grani, chiodi di garofano, una foglia di alloro, salvia, rosmarino, uno spicchio d’aglio schiacciato, timo e coprire tutto con il latte. Ricoprire la ciotola con pellicola da cucina e rimettere in frigorifero per almeno 12 ore (io l’ho lasciato per 18).
Fare un battuto di sedano, cipolla bianca, carota, aglio e metterlo a rosolare in una casseruola di dimensioni adeguate per contenere poi anche il capriolo, con olio e un goccio d’acqua perché si cuocia ma non si non bruci.
Intanto togliere il capriolo dalla marinatura, asciugarlo bene e metterlo a rosolare in una padella antiaderente con un filo d’olio e un po’ di sale a fiamma vivace, girandolo in modo che si sigilli da tutti i lati. Sfumare con vino bianco secco e quando il vino sarà evaporato trasferire il capriolo nella casseruola con il battuto, che nel frattempo sarà stufato . Aggiungere bacche di ginepro, timo, un paio di chiodi di garofano, una foglia di alloro, qualche foglia di salvia e un po’ di rosmarino.
Cuocere a fiamma moderata per almeno due ore aggiungendo di tanto in tanto del brodo vegetale alternato a una spruzzata di vino bianco. Per il mio capriolo, che era particolarmente giovane 2 ore sono state sufficienti, ma potrebbe volerci più tempo, comunque sarà pronto quando la carne sarà morbida.
Se il sugo alla fine risultasse troppo liquido aggiungere un po’ di fecola di patate.
Servire con polenta gialla